IL PIANO REDAZIONALE 2020
Piano redazionale 2020
Figlio, per quanto ti è possibile, trattati bene.
Non privarti di un giorno felice. (Sr 14.11-14)
Premessa
Secondo Socrate scopo della filosofia era quello di aiutare l'uomo a venire in chiaro a se stesso, portarlo al riconoscimento dei suoi limiti e renderlo giusto, cioè solidale con gli altri. Perciò egli prese come suo motto ciò che era scritto sul frontone del tempio di Apollo a Delfi, "conosci te stesso", ossia: riconosci in primo luogo quello che sei, e cioè un uomo, per cui un abisso ti separa dal divino! Fu questa, forse, la più alta forma di ammonimento da parte di un dio greco.
La ricerca della verità è, al tempo stesso, la ricerca del vero sapere e del modo migliore di vivere. Infatti l'uomo non può che tendere a scoprire quello che è e quello che deve fare per vivere nel modo migliore. Ma questo vuol dire che colui che conoscesse il bene, dovrebbe agire di conseguenza e vivere secondo virtù. Si tratta soltanto di sapere che cosa è veramente il bene.
La vera felicità pretesa da Socrate è quella duratura, la quale non può essere la felicità del corpo, che è caduco, ma soltanto quella dell'anima, che è immortale. Il motto delfico vorrà allora dire, per Socrate, "conosci la tua anima", "conosci la tua ??????", giacché l'uomo, nella sua essenza più profonda, non è altro che la sua anima.
Quello che Socrate sostiene è un ideale molto alto, che forse è accessibile soltanto a pochi.
Con Socrate, si vuole conoscere qual è l'elemento universale, il Bene, che fa del coraggio, della giustizia, della forza altrettanti beni.
Socrate non giunse ad una risposta. E' celeberrima la sua affermazione a riguardo: io so di non sapere! (cfr. Apologia, 21-23 c). Noi invece con l’incarnazione di Cristo sappiamo chi è il Bene. Ma per chi non lo sa, è ancora Socrate che indica la strada: l'uomo deve impegnarsi a fondo nella conoscenza, anche se non potrà raggiungere un sapere perfetto. E' questo il mezzo migliore per raggiungere la felicità, giacché "una vita senza ricerca non è vita umana" (Apologia, 38a).
Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene
e presenta al Signore le offerte dovute.
Ricòrdati che la morte non tarderà
e il decreto degli inferi non ti è stato rivelato.
Prima di morire fa' del bene all'amico,
secondo le tue possibilità sii generoso con lui.
Non privarti di un giorno felice,
non ti sfugga nulla di un legittimo desiderio.
Sir 14, 11-14