Elena con il marito Emanuel

In ricordo di Elena Augello

09 febbraio 2023

Amate, amate e basta.
Cara Elena,
nessuno di noi avrebbe mai immaginato che saremmo stati qui, riuniti intorno ad un tavolo, a
ricordare insieme la bella persona che sei stata, il tuo coraggio e la tua determinazione, il tuo
entusiasmo e la tua forza, la tua grinta e la tua allegria, infine - ma non per importanza - la
tua generosità e il tuo altruismo.
Spesso si ritiene che scrivere una lettera a qualcuno che non c’è più è una cosa inutile.
Ciò che se ne va da questa sponda 'non è più', poiché quando si lascia questa sponda tutto
crolla: affetto, propositi, emozioni, legami. Tutto.
Tutto da questa terra se ne va, nel moto dei flussi inarrestabili di quella che è la vita e di
quella che è la morte, convogliate inesorabilmente verso l’Eternità.
Se questo è vero, è però altrettanto vero che, come insegna Sant’Agostino, «coloro che
amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo», ed è
per questo che sentiamo il bisogno di scriverti oggi, amica nostra, dopo 3 mesi dal tuo addio.
Tutti ricordiamo quanto fosse bello il tuo sorriso e quanto rassicuranti fossero le tue parole;
tutti ti abbiamo conosciuto come una grande amica, una donna senza malizia e con tanta
voglia di vivere; tutti insomma sappiamo chi eri.
Un po' siamo gelosi: chissà dove sarai adesso e chissà chi potrà gioire assieme a te,
guardarti negli occhi e farsi una fragorosa risata. Siamo gelosi perché noi potremo guardarti
solo in foto, non potremo più abbracciarti e tutto quello che resta di te è racchiuso nei nostri
ricordi.
Ma loro, i ricordi, sono l'arma più potente di tutte: nessuno è in grado di cancellarli e quelli più
forti sopravvivono persino al tempo che fugge senza pensare alle vittime che miete.
I ricordi sono il ponte tra questa vita e l'eternità che ci aspetta tutti.
Questi ricordi sono il nostro bene più prezioso e anche se un giorno ci verrà voglia di
abbracciarti e non potremo farlo ci tufferemo proprio in un ricordo, lo rivivremo assieme e
allora sarà compiuto un piccolo grande miracolo.
Abbiamo bisogno di scriverti, Elena, anche per ricordare a tutti che la Vita è un dono,
indisponibile, un dono gratuito per cui bisogna ringraziare il Cielo ogni mattina quando si
aprono gli occhi, e ogni sera prima di chiuderli.
Mentre noi continuiamo a vivere quaggiù sentendo la tua mancanza ed affrontando un
mondo sempre più difficile, complesso e pieno di insidie, tu continui a vivere dentro di noi e a
darci la forza attraverso il tuo sorriso.
L’amicizia non si perde: è spirito che non si cancella, che resta come arricchimento, che
sedimenta nell’intimo e ci consola, che vive nei ricordi e nelle emozioni.
Ci hai onorato, rallegrato, arricchito con la tua amicizia e questo è stato uno dei tanti segni
della Grazia di Dio che abbiamo ricevuto. Crediamo, anzi siamo sicuri che è stato così per
tutte le persone che hanno avuto, come noi, questo privilegio.
La tua è stata un’amicizia fatta di entusiasmo generoso, di grande e disinteressata
disponibilità, di appassionata condivisione, di serietà, di un affetto schietto e senza inutili
fronzoli.
Insomma è stata AMICIZIA; così noi l’abbiamo vissuta; così la terremo con noi.
Che Dio ti benedica e ti accolga come meriti, come ha voluto che meritassi facendoti
attraversare la difficile avventura della sofferenza, che è sempre l’anticamera del Paradiso
per i giusti come Te.
Terremo sempre dentro di noi il motto della tua vita: AMATE, AMATE E BASTA.
Continua a splendere e a sorridere come solo tu sapevi fare.
Ciao Elena.
Gruppo END – San Benedetto del Tronto 15