Carlo e Maria Carla Volpini

Ricordo di Carlo Volpini

16 aprile 2021

Ricordo di Carlo Volpini

Riassumere in poche righe quasi 40 anni di conoscenza con Maria Carla e Carlo Volpini è quasi impossibile, tanto ci sarebbe da dire, e parlare solo di lui sarebbe riduttivo perché il nostro ricordo è sempre della coppia Volpini.
Innanzi tutto il primo ricordo è legato all’umanità, alla simpatia, alla giovialità con cui Carlo interveniva a “stemperare” la professionalità di Maria Carla in un gioco di rimandi che ha costituito il “fil rouge” del loro essere coppia.
Quando è iniziato il nostro percorso End, nel lontano 1984, Carlo e Maria Carla erano già presenti e conosciuti tra gli equipiers, con la loro profonda spiritualità, nutrita dalla consuetudine con la preghiera e con la Parola, con il loro carisma, il loro entusiasmo, la loro capacità di empatia e di affabulazione; nel tempo queste caratteristiche sono continuate e si sono evidenziate nelle tante loro relazioni, mai scontate o monotone, e originali nel loro passarsi la parola mantenendo la continuità del discorso. Ricordiamo anche l’impegno di ideazione e di scrittura di vari libri con il gruppo della Vigna, per estendere a tutte le coppie il loro modo di intendere ed aiutare una coppia cristiana in cammino.
Come équipiers romani siamo stati sicuramente privilegiati dalla conoscenza diretta e così abbiamo potuto seguire da vicino Carlo e Maria Carla nei loro viaggi in tutto il mondo come missionari instancabili nell’impegno di servizio alla comunità, sia nelle End in cui sono passati da responsabili di settore a responsabili della SR Italia fino alla responsabilità mondiale di coppia ERI, che nella Chiesa, con la partecipazione al Pontificio Consiglio dei Laici e al Pontificio Consiglio della Famiglia. 
Sempre in quest’ottica di servizio possiamo ricordare anche l’attività presso il consultorio familiare diocesano e la fondazione di numerose iniziative caritative, tra cui il Mais, senza dimenticare i numerosi pilotaggi End condotti con profonda convinzione, unitamente all’allegria e all’umorismo che li contraddistingueva.
Carlo rimarrà sempre nel nostro ricordo come persona di grande intelligenza e profonda spiritualità, sempre disponibile, attento alle necessità altrui, umorista finissimo, dalla battuta pronta tipica della sua romanità e innamorato del mondo End, per cui si è speso senza risparmio.
Sicuramente nel regno dei cieli, dove si trova ora, ci sarà qualcuno che lo ha accolto con un pallone da basket e con la maglia della “Stella Azzurra”……

Ciao Carlo!
                                                 Aurora e Riccardo Ravizza
                                                     (Roma C eq. 49)