Angela e Vittorino Colombo

ANGELA E VITTORINO COLOMBO

20 novembre 2019

Angela e Vittorino Colombo
Angela era la maestrina della Villa che un giorno affrontai,
le gote rosse come le rose che le porsi.
Non ebbe via di scampo.
Quel giorno le chiesi molto più serio che faceto:
"mi vuoi sposare, maestrina dalla penna rossa ?"
Furono anni felici pieni di fede, rosari, novene a S. Giuda Taddeo
e tanto entusiasmo, "Il Dio dentro",  qualificò la nostra unione .
La porta sempre aperta lasciò il passo agli amici,
agli sconosciuti e alle care nonna Angela e mamma Luigia.
Due giovinetti dal passato incerto irruppero ben presto.
Davide e Dario, che chiamandomi papà
mi sorprendevano spesso distratto all'inusuale appellativo.
Passammo gli anni fra incontri con fidanzati,
coppie dal fragile rapporto nuziale,
catecumeni e famiglie in cammino d'ascesi.
Sedersi al desco con queste persone divenne una necessità dello spirito.
Polenta e bruscitt, cazzoela e trippa, luganega e salamitt,
facevan la mensa della fratellanza.
Angela mi lasciò due anni fa per correre là dove vige l'amore.
Or sono convinto che le nostre nozze
furono una grazia dal cielo
e non potevano esser sciolte,
se non dalla sconfitta morte.
Avevo ragione, basta rispondere sì.

Équipe Varese 14