LETTERA 195 - OTTOBRE NOVEMBRE 2017
Editoriale:
RICOMINCIARE, RIPARTIRE, RINASCERE
Autore:
Titti e Massimo Manolino - Responsabili Segreteria
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Cieli e terra nuova…
Siamo in scadenza, questo è il nostro ultimo periodo in Equipe Italia. Prima di finire il
nostro servizio di Segreteria ci è stato chiesto di fare l’Editoriale: spunti formativi a
partire dalla nostra esperienza!
La carta bianca è davanti a noi… Massimo si scansa: “Lo sai che io queste cose non le
so proprio fare…”
Ripensiamo insieme a questi quattro anni… di grandi cambiamenti nella nostra vita.
Cieli e terra nuova…
2012-2013 La chiamata
Anno disastroso!
Io, Titti, ho perso tutta l’intera mia famiglia d’origine: sono morti mio papà, mia
mamma e la zia che mi aveva cresciuta… più nessuna casa ad accoglierci a Genova se
non quelle degli amici. Un senso di smarrimento: sentirsi orfani!
Il lavoro sta andando a rotoli: la crisi si stringe su di noi. Lavoriamo insieme
nell’impresa immobiliare di famiglia con i fratelli di Massimo. A Chieri la sua famiglia
è famosa: costruttori da generazioni.
È in questo contesto che ci arriva la chiamata al servizio: sareste disponibili a fare la
Segreteria, un nuovo tipo di Segreteria, formare l’Equipe di Segreteria? Forse un sì in
quel momento non aveva senso: si lavorava a ritmi forzati, confrontandosi con
problemi insolubili e diversi, mai affrontati prima… Prendere la decisione di fallire,
“come fallire”, oppure cercare ancora altre alternative praticabili. Ma l’END è
veramente un pezzo importante della nostra vita, il senso del servizio, la coerenza con
quello in cui abbiamo sempre creduto. Così ci siamo fermati, ci abbiamo pregato su
chiedendo allo Spirito che ci aiutasse a decidere per il meglio, ci siamo confrontati e
abbiamo deciso di dire SÌ.
Era il Signore che ci stava venendo incontro e ci stava prendendo in braccio… come
aveva preso la mia mamma per non farle sopportare il disfacimento del nostro lavoro
e la paura per il futuro…
Cieli e terra nuova…
2013-2017 La vita, il servizio, gli incontri.
Sono stati anni faticosi ma anche pieni di amore!
Al lavoro, durante i duri mesi che hanno preceduto il fallimento, ci sono stati incontri
con personaggi “infidi” che proponevano soluzioni tecniche che poi si sono rivelate
esclusivamente a loro vantaggio. Incontri con i dipendenti…da licenziare, cercando di
trovar loro un’alternativa possibile e con tanto tanto dolore nel cuore.
In Equipe: la nostra équipe, l’équipe di Segreteria ed Equipe Italia. Incontri a volte
anche faticosi, perché non sempre concordavamo sulle metodologie da seguire e sulle
priorità da dare, ma sempre con persone autentiche, e in cui ci siamo sentiti liberi di
essere noi stessi! È un grandissimo privilegio!
Le lunghe messe in comune in cui ci sentivamo accolti, coccolati, amati!
E poi l’aiuto concreto: tanti amici équipiers ci hanno offerto prestiti anche ingenti,
anche accettati! Tanti ci hanno offerto lavoro, ancora oggi i nostri cantieri sono di
équipiers!
Sono stati anni in cui abbiamo dovuto salutare amici cari, che certamente ci
aspettano… insieme a Lui, ma che ci hanno lasciato un grande vuoto e anni di
accompagnamento per chi è rimasto nella solitudine.
Anni di sofferenza per una separazione, dolorosa, inaspettata!
Anni di tensioni famigliari perché lavorare insieme quando le cose vanno male è ancora
più difficile!
Anni in cui abbiamo toccato con mano che i valori, quelli che avevamo cercato di
insegnare alle nostre figlie, erano passati! Si sono dimostrate forti. Si sono “tirate su le
maniche” e ci hanno aiutato non pesando più su di noi, economicamente e cercando di
“mediare” le tensioni e i dissapori anche nella famiglia allargata.
Cieli e terra nuova…
OGGI
Ecco questi i cieli e terra nuova che si sono aperti per noi.
La nostra vita, dopo questa crisi, è completamente cambiata. Abbiamo toccato con
mano che, nonostante le apparenze, il Signore fa veramente nuove tutte le cose.
Abbiamo capito che è Dio a guidare e a portare a termine la Sua Creazione. È Dio a
combattere il male che cerca di insinuarsi in tutti i modi nella nostra vita! È Dio, che
attraverso i fratelli, ci accompagna e combatte al nostro fianco, con noi e per noi! Non
si vincono le battaglie perché il nostro Dio è onnipotente, ma perché Egli Ama. E non
dobbiamo aspettare la “fine dei tempi” per gustare la nostra Salvezza. Noi siamo già
salvati! Dobbiamo soltanto accorgercene e vivere di conseguenza.
In questo cammino, crediamo che sia stato fondamentale il metodo END. Poter leggere
gli avvenimenti della nostra vita, insieme, sotto lo sguardo del Signore, è stato
veramente fondamentale. Abbiamo sempre creduto che il Dovere di Sedersi fosse una
parte peculiare del metodo ma, durante questo periodo difficile, ci è stato
indispensabile! Il rischio di richiuderci in noi stessi, di addossare all’altro le colpe è
veramente sempre presente nei momenti difficili. Riflettere sulla Parola insieme,
cercando di comprendere in quel momento della nostra vita il Signore cosa ci chiede e
cosa ci suggerisce, ascoltare con sincerità il coniuge, ma anche il proprio cuore, ci ha
aiutato ad aprirci al cambiamento che la situazione esigeva. Abbiamo avuto la grazia
di comprendere insieme, grazie anche ai nostri compagni di équipe, che alla fine quello
che rimane sono le cose che veramente contano, che di tante cose materiali si può fare
a meno, anzi, spesso ti appesantiscono la vita e ti creano preoccupazioni in più! E la
preghiera del Magnificat, recitata insieme ogni mattina, ci ha ridato la certezza che
GRANDI COSE HA FATTO PER ME L’ONNIPOTENTE!
“Gesù, la speranza, rifà tutto. È un miracolo costante. Non solo ha fatto miracoli di
guarigione, tante cose: quelli erano soltanto segni, segnali di quello che sta facendo
adesso, nella Chiesa. Il miracolo di rifare tutto: quello che fa nella mia vita, nella tua
vita, nella nostra vita. Rifare. E questo che rifà Lui è proprio il motivo della nostra
speranza. È Cristo che rifà tutte le cose più meravigliosamente della Creazione, è il
motivo della nostra speranza. E questa speranza non delude, perché Lui è fedele. Non
può rinnegare se stesso. Questa è la virtù della speranza”…. “Il Signore che è la
speranza della gloria, che è il centro, che è la totalità, ci aiuti in questa strada: dare
speranza, avere passione per la speranza. E, come ho detto, non sempre è ottimismo
ma è quella che la Madonna, nel Suo cuore, ha avuto nel buio più grande: la sera del
Venerdì fino alla prima mattina della Domenica. Quella speranza: Lei l’aveva. E
quella speranza ha rifatto tutto. Che il Signore ci dia questa grazia”
(www.radiovaticana.org “Il Papa: la speranza cristiana non è ottimismo, è molto di più, è Gesù”)
Titti e Massimo Manolino
Responsabili Segreteria