IL RICORDO è MEMORIA
23 novembre 2020
A 40 anni dal sisma del 23 novembre 1980 è doveroso oggi fare memoria nella preghiera e nel ricordo, delle vittime del sisma del 23 novembre 1980 e delle drammatiche situazioni di quei giorni, di tante storie interrotte, lacerate, cambiate per sempre.
“Santità, tra tanti lutti e tanta sofferenza, la gente non prega più!”. Così un cronista aveva detto a Giovanni Paolo II subito accorso a Balvano, dove decine di donne, uomini e soprattutto bambini, erano stati travolti dalle macerie della chiesa parrocchiale; ma il Papa cogliendo il nesso con il crollo della chiesa aveva risposto: “Non è vero che non pregano, la loro sofferenza è preghiera” ... E poche settimane dopo il vescovo di Potenza, mons. Giuseppe Vairo, gli faceva eco affermando: “Solo la Croce può illuminare l’oscura tragedia che ci ha colpiti ... nel grido del Crocefisso c’è anche l’urlo di tanta gente che si è trovata priva di ogni sostegno, colpita negli affetti”.
Anche papa Francesco, ieri 22 novembre 2020, dopo l'Angelus ha ricordato quanto accaduto con queste parole:
''Desidero inviare un pensiero speciale alle popolazioni della Campania e della Basilicata, a quarant’anni dal disastroso terremoto, che ebbe il suo epicentro in Irpinia e seminò morte e distruzione. Quarant’anni già! Quell’evento drammatico, le cui ferite anche materiali non sono ancora del tutto rimarginate, ha evidenziato la generosità e la solidarietà degli italiani. Ne sono testimonianza tanti gemellaggi tra i paesi terremotati e quelli del nord e del centro, i cui legami ancora sussistono. Queste iniziative hanno favorito il faticoso cammino della ricostruzione e, soprattutto, la fraternità tra le diverse comunità della Penisola.'' [Papa Francesco, Angelus 22 novembre 2020]
Vogliamo pregare, con questa ninna nanna speciale cantata da un nostro CS dell'equipe Potenza 6, per tutti gli angeli bambini che quella sera sono ripartiti al Signore.