PIANO REDAZIONALE 2023-2024
Il piano redazionale di quest’anno è il frutto di un cambiamento che ci è sembrato necessario.
Fino a oggi la LetteraEND ha seguito l’argomento scelto da Èquipe Italia per le sessioni nazionali dell’anno precedente.
Abbiamo deciso di “metterci alla pari” con gli stimoli del cammino END dell’anno in corso.
Ecco perché il piano redazionale di quest’anno avrà due temi, quello delle sessioni nazionali 2023 e quello scelto per le sessioni del 2024.
Anche se il primo numero (227) avrà come riferimento “Sognanti o sconfitti? Liberiamo la brace dalla cenere” e i successivi (nn. 228 – 231) “Creatori perché creati. L’amore di Dio si fa storia attraverso di noi” riteniamo che ci sia un'unica visione scaturita da entrambi i temi.
Riflettendo, infatti, sulla simbologia del fuoco, come fiamma viva, potremmo lavorare sul cammino spirituale e quindi sociale degli sposi cristiani.
L’incontro col Dio vivente, che continuamente genera vita nelle nostre esistenze, rende i fedeli in Cristo partecipi di una dimensione creativa della vita. Pertanto, gli sposi, che sperimentano l’amore creativo di Dio Padre nella loro coppia e nella loro famiglia, sono chiamati a loro volta a diventare creativi, per contagiare di vita nuova la storia del mondo. In questo processo da Dio agli sposi, dagli sposi al mondo e di nuovo dal mondo a Dio (la presenza dei cristiani nel mondo, con bisogni e fragilità di una creazione ferita dal peccato, attira la divina benevolenza) si crea il movimento dell’evangelizzazione che in forma osmotica trasfigura tutta la storia dell’umanità.
Come nel fuoco che brucia e che unifica la legna con la fiamma, rendendo tutto fiamma, c’è un residuo di cenere, così in questo procedimento della fede, che ci rende simili a Gesù contagiando anche chi ci vive accanto, c’è un residuo di vita, di esperienze di negatività che la grazia di Dio può purificare e distruggere.
Per non permettere alla cenere di soffocare la fiamma, cioè all’esperienza del male e del peccato (sconfitta, disillusione dell’amore, …) di ostacolare l’incontro con Dio o rendere sterile la comunione con lui, è necessaria una continua docilità allo Spirito Santo che sempre dà vita buona e vera alle nostre storie.
Equipe Redazione LetteraEND