TEMA DI STUDIO INTERNAZIONALE 2015 - 2016
VIVERE LA NOSTRA MISSIONE CON GIOIA
PRESENTAZIONE
Care coppie e Consiglieri Spirituali delle Equipe Notre-Dame:
Dopo aver portato a termine la prima tappa del percorso che abbiamo tracciato da
Brasilia a Roma, in cui si celebrerà il III Incontro Internazionale dei Responsabili
Regionali, è con grande gioia e speranza che l’Equipe Responsabile Internazionale
vi presenta il tema di studio per il 2015/2016 intitolato "Vivere la nostra missione
con gioia".
Questo tema di studio è stato preparato da una equipe della Super Regione Ispano
America nell’assoluto rispetto degli attuali Orientamenti della Vita del Movimento,
in risposta all’invito che il nostro Papa Francesco rivolge a tutta la Chiesa.
I lavori di Roma si svolgeranno a partire dalla risposta di Isaia al Signore: "Eccomi,
Signore, manda me" nella convinzione che Egli ci prepara sempre bene, perché
possiamo dare una risposta che trovi le sue radici nella fedeltà e nella preghiera.
Sappiamo bene che è sempre Dio che prende l’iniziativa di parlare agli uomini…
È stato così con Abramo, Mosé, Samuele e molti altri. Rispondere come faceva
sempre Samuele: "Parla, il tuo servo ti ascolta", non è facile. Cogliere la chiamata
di Dio significa rinnovare la nostra vita seguendo il Vangelo, non come modello
di perfezione, ma con il sentimento di una profonda adesione per camminare nella
direzione della salvezza che trasforma la vita. Conoscere il Vangelo non basta. È
necessario che sia il Vangelo a conoscere noi, che si appropri della nostra vita e ci
faccia fare cio che è necessario per uscire dalle pagine della Bibbia e andare nel
mondo, dove, tra le preoccupazioni quotidiane, vogliamo e possiamo incontrare la
Salvezza. Allora cominceremo col prendere in considerazione cio che, nella vita, è
importante, perché è cio che influenza le nostre decisioni.
Sant’Agostino diceva: "Oggi nella mia vita, sono le decisioni che prendo che mi
fanno vibrare e mi strutturano come persona".
Se ciò che ci struttura come persone sono le nostre decisioni, allora è importante
capire che siamo chiamati, non solo dal Movimento, ma anche dalla Chiesa, a
trasformarci in testimoni e discepoli di Gesù che nella Sua Misericordia ci offre
incessantemente il suo perdono.
Che la gioia della Buona Novella, che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e
proclamare, ci faccia partecipare alla speranza e alla certezza della Salvezza,
trasformandoci in testimoni viventi di cio che annunciamo, perché: "L’uomo contemporaneo
ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, dicevamo lo scorso anno a
un gruppo di laici, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni" (Evangelii
Nuntiandi, 41). Che il Signore si manifesti in noi come un "filo di silenzio sonoro"
come fece con Mosé e che Nostra Signora, modello del discepolo e del testimone,
ci sollevi con gioia con le sue mani, intercedendo per noi presso il Suo Figlio e ci
insegni a essere docili alla Sua Parola.
Per l’Equipe Responsabile Internazionale,
To e José Moura Soares