OGNUNO E' DA TE CHIAMATO A PENSARSI, PROGETTARSI E IMMAGINARSI SEMPRE INSIEME AGLI ALTRI
Diocesi di Bologna - Il card. Zuppi scrive alla Costituzione. “Ognuno è da te chiamato a pensarsi, progettarsi e immaginarsi sempre insieme agli altri”
“Cara Costituzione, sento proprio il bisogno di scriverti una lettera, anzitutto per ringraziarti di quello che rappresenti da tempo per tutti noi. Hai quasi 75 anni, ma li porti benissimo! Ti voglio chiedere aiuto perché siamo in un momento difficile e quando l’Italia, la nostra patria, ha problemi, sento che abbiamo bisogno di te per ricordare da dove veniamo e per scegliere da che parte andare. E poi che cosa ci serve litigare quando si deve costruire?”.
Inizia così la lettera che il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, scrive alla Costituzione italiana, in un momento storico di varie incertezze e di pandemia, nel 75° anniversario della Repubblica.
Richiamando l’amore di Dio come luce che si manifesta ed “insegna ad amare ogni persona perché ognuno è importante”, il porporato sottolinea: “Penso che ci sia bisogno di questa luce anche nelle Istituzioni, perché dona speranza, rende largo e umano il cuore, insegna a guardare al bene di tutti perché così ciascuno trova anche il suo”.
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E infine vi è l’appello alla pace. “Avevi nel cuore – conclude il card. Zuppi – l’Europa unita perché avevi visto la tragedia della divisione. Senza questa eredità rischiamo di rendere di nuovo i confini dei muri e motivo di inimicizia, mentre sono ponti, unione con l’altro Paese. Solo insieme abbiamo futuro!”.