Mostra di Ádám Kisléghi Nagy presso l’Accademia d’Ungheria in Roma
rinascita del chiaroscuro spirituale”
d’Ungheria in Roma.
percorso di fede
«La
luce splende nelle tenebre»: con questa citazione del Prologo del Vangelo
di San Giovanni (Gv 1, 5) si apre questa mostra quale degno
preludio alla Settimana Santa ormai alle porte. Il sottotitolo – la
rinascita del chiaroscuro spirituale – è anche altamente
significativo, in quanto esprime in modo conciso uno dei tratti più rilevanti
della produzione artistica di Ádám Kisléghi, ovverosia, quella tecnica
pittorica che in lui diventa espressione visiva di un percorso personale di
fede.
tematica proposta dalla mostra, da una parte, accenna alla rinascita del
glorioso passato della tradizione artistica occidentale, caratterizzata da un
continuo evolversi alla ricerca di forme stilistiche in armonia con le movenze
culturali contemporanee. Dall’altra parte, il chiaroscuro diventa l’angolazione
specifica secondo la quale siamo invitati a contemplare le opere esposte.
Sembra, dunque, più che opportuno soffermarsi su questa tecnica pittorica, ben
visibile nella ricca varietà di soggetti iconografici che compongono la mostra. La
tecnica del chiaroscuro, così come viene adoperata da Kisleghi, rivela, tra
l’altro, la sua vicinanza a Michelangelo Merisi da Caravaggio. Vicinanza che
non è mera imitazione di una maniera di dipingere, bensì una vera esplorazione
alla ricerca di emozioni visive e spirituali del più alto livello.
Per leggere il il testo integrale della prolusione di Mons.
Daniel E. Estivill, docente di Iconografia e Iconologia della Pontificia Università
Gregoriana, pronunciata all’inaugurazione della mostra: