Incontro Zona Eurafrica a Lomé in Togo
Dai nostri inviati . . . Clelia & Gianni e padre Martino.
Giovedì 27 e venerdì 28 febbraio 2020
Già l'anno scorso al college internazionale di Valencia avevamo stabilito che il successivo incontro di zona si sarebbe svolto qui a Lomé in Togo.
La zona di cui fa parte l'Italia è composta dalla super regione Spagna, dalla super regione Portogallo, dalla super regione Africa francofona (Senegal, Mali, Niger, Burkina Faso, Togo, Costa d'Avorio, Guinea, Benin, Camerun, Ciad, Centro Africa, Rwanda, Burundi, Gabon, R. D del Congo e Congo Brazzaville).
E' la prima volta che l'incontro di zona si tiene in Africa.
Le note recenti vicissitudini italiane, hanno messo in dubbio, fino a qualche giorno fa, la nostra partenza.
Noi due, Clelia e Gianni, con padre Martino e con tanto desiderio di incontrarci con le altre coppie, siamo comunque partiti: nessun controllo particolare è stato fatto né a Malpensa, né a Parigi e nessun contrattempo è avvenuto, questo grazie forse anche alle preghiere di tutti.
Gli amici spagnoli stavano pregando sulla tomba di Caffarel, gli amici del Togo, Silvester e Bernadette, i responsabili di zona e Roger Emilia ci attendevano con tanta ansia. Siamo arrivati a Lomé la sera di giovedì 27 febbraio.
Venerdì 28 febbraio sono iniziati ufficialmente i lavori: manca solo la coppia del Portogallo, Margarida e Giuseppe Alberto, perché per motivi di lavoro non avevano programmato questo viaggio.
La mattina è iniziata con la Messa, preceduta da una preghiera di coppia silenziosa, per dare l'opportunità ad ognuno di noi di pregare nella propria lingua. Abbiamo proseguito con lo scambio di messa in comune delle nostre vite, che sono davvero tanto differenti a seconda delle nostre regioni di provenienza, per poi passare ai punti sul servizio, su come vanno le nostre equipes, su come va la formazione.
La lingua ufficiale è il francese: i nostri responsabili di zona, però, ci hanno chiesto le relazioni tempo fa, così da poterle avere tutti e, quindi, ognuno di noi le ha potute tradurle nella propria lingua per poterle comprendere meglio.
In particolare, nella prima parte della giornata ci siamo scambiati le varie esperienze sulla formazione specifica per le coppie di collegamento, per le coppie responsabili di settore, le DIP, le CRE. Abbiamo esposto la nostra esperienza sulla formazione permanente in Italia per le equipe uscite dal pilotaggio.
Le indicazioni dell'ERI vengono utilizzate in modi diversi: vedremo se intraprendere modalità di formazione praticate in altri Stati della zona.
In questo periodo il clima qui a Lomé è molto caldo, con un alto tasso di umidità: riusciamo comunque a lavorare bene, con tanta voglia di ascoltarci e con tanta disponibilità a comprendere le strategie, le bellezze, le gioie e le fatiche che ognuno di noi sta portando avanti insieme alle équipes di ciascuna delle proprie super regioni.
Visto il clima, i lavori si fanno all'aperto e, naturalmente, anche i pasti, su una bellissima terrazza molto ventilata.
L'Africa è un continente enorme! Le distanze sono significative e spostarsi è veramente difficile e costosissimo: via terra é pericoloso, mentre i voli interni costano di più che quelli internazionali.
Nel pomeriggio di venerdì abbiamo partecipato alla Via Crucis e poi ripreso la riunione con lo scambio su altri punti: l'attenzione ai CS, la diffusione e i vari programmi che sono in atto nelle nostre Super Regioni.
. . . Fatta la Via Crucis, ci siamo ritrovati qui sul terrazzo. I rumori del traffico, i clacson, la musica di una discoteca come sottofondo . . . Noi, in preghiera, tutti uniti dallo stesso spirito. Il vento dell'ovest ha fatto il resto . . .
Sabato 29 febbraio 2020
Che dire della realtà di Lome'?? Bisogna vedere almeno per iniziare a capire qualcosina . . .
La cordialità degli equipier togolesi ci fa sentire a casa . . . Anzi ci fa desiderare di restare per godere ancora un po' della loro compagnia.
In equipe di Zona ci stiamo affiatando e anche il tempo libero trascorso insieme ci aiuta a sentirci più in sintonia.
Siamo arrivati qui un po' titubanti, sia noi sia gli amici spagnoli. Il pensiero di aver dovuto lasciare casa, lavoro, famiglia per questo viaggio così breve ci pesava un po'. Mentre oggi ci sentiamo dei "graziati". Assaporiamo sempre di più il dono del servizio, questa ricchezza che aggiunge vita alla nostra vita.
Sentiamo anche il dono grande della responsabilità di restituire tutto quanto. Abbiamo ancora domani da vivere qui. Per ora ne facciamo tesoro e ringraziamo il Signore!
Domenica 1 marzo 2020
Che dire di questo giorno . . . Non vogliamo più tornare nella nostra Italia barricata . . . Qui si sta troppo bene all'aperto, in strada, in spiaggia . . . Purtroppo tra qualche ora ci attende il volo di ritorno . . .
Grazie équipiers del Togo!