Il Papa: preghiamo per chi rischia la vita per difendere i diritti fondamentali

“In alcuni luoghi difendere la dignità delle persone può significare andare in prigione, anche senza processo” o “la calunnia”.  È sul diritto fondamentale che ogni essere umano ha di “svilupparsi integralmente” - che “non può essere negato da nessun Paese” - che il Papa incentra, nel mese di aprile, l’intenzione di preghiera affidata, come di consueto, al Video diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera. Il riferimento è “al fatto di opporsi attivamente alla povertà, alla disuguaglianza, alla mancanza del lavoro, della terra e della casa, dei diritti sociali e lavorativi”, spiega notando, quindi, che “per difendere i diritti umani fondamentali servono coraggio e determinazione”.

Preghiamo per coloro che rischiano la vita lottando per i diritti fondamentali nelle dittature, nei regimi autoritari e persino nelle democrazie in crisi, perché vedano che i loro sacrifici e il loro lavoro portino frutti abbondanti.

Francesco esprime anche la consapevolezza che “molte volte i diritti umani fondamentali non sono uguali per tutti”, cioè che “c'è gente di prima, di seconda, di terza classe, e persone considerate scarti”. “No”, ribadisce con forza di fronte a questa realtà: “Devono essere uguali per tutti”.


L’invito del Papa nel video, afferma dal canto suo padre Frédéric Fornos, direttore internazionale della stessa Rete Mondiale di Preghiera del Papa, è quello di pregare per chi rischia la vita lottando per i diritti fondamentali, di “ricordare questi uomini e queste donne, in tanti Paesi del mondo, che si trovano in carcere o in situazioni pericolose, o che hanno perso la vita, molti in nome della propria fede in Gesù Cristo. Non dimentichiamoli, preghiamo per loro”. “Non è la prima volta - sottolinea ancora padre Fornos - che Papa Francesco insiste sull'importanza dei diritti fondamentali delle persone. Nella sua ultima enciclica, Fratelli tutti, denunciava che 'mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza, un’altra parte vede la propria dignità disconosciuta, disprezzata o calpestata e i suoi diritti fondamentali ignorati o violati'”.




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