I vertici dei movimenti cattolici volto di una Chiesa più globale
Si amplia il bacino ecclesiale e geografico di provenienza della guida di molte aggregazioni laicali. Un’apertura dei confini nel solco tracciato da Francesco.
L’elezione di Margaret Karram a nuova presidente del Movimento dei Focolari, avvenuta lo scorso 31 gennaio, rappresenta un segnale interessante, indicativo di una tendenza che si va affermando in maniera sempre più marcata. Per il prossimo sessennio, il movimento ecclesiale fondato nel 1943 dalla trentina Chiara Lubich e fino a poche settimane da in mano alla calabrese Maria Voce sarà condotto da una cristiana araba. Nata ad Haifa nel 1962, nazionalità israeliana, la Karram è cresciuta in una famiglia cattolica palestinese; sarà lei a guidare una realtà ecclesiale che oggi che raduna circa due milioni di persone in oltre 180 Paesi: una scelta che conferma un trend in corso, che vede l’ampliamento progressivo del bacino geografico/ecclesiale di provenienza dei leader di varie aggregazioni cattoliche.
Ciò accade in parallelo con il rapido succedersi di volti nuovi ai vertici di ordini e congregazioni religiose, volti che spesso provengono proprio da quelle che un tempo erano definite “terre di missione”. Non solo: il processo di globalizzazione che tocca i vertici degli organismi ecclesiali laicali va di pari passo con il deciso innesto, operato da papa Francesco nell’arco di pochi anni, di rappresentanti di varie Chiese, in modo particolare del Sud del mondo, all’interno del collegio cardinalizio. Le comunità cattoliche di Myanmar, Bangladesh, Laos, Repubblica Centrafricana, Burkina Faso, financo Tonga e Brunei sono solo alcune di quelle che, per la prima volta, grazie al pontefice «venuto quasi dalla fine del mondo», hanno trovato visibilità nel novero delle nuove porpore.
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Ha da tempo scommesso sull’internazionalità, aprendosi molto alla dimensione extraeuropea, anche l’Equipe Notre Dame, movimento di spiritualità coniugale fondato dall’abbé francese Henri Caffarel negli anni Quaranta. Oggi la rete dell’organizzazione è retta da un’équipe internazionale di 8 coppie da tutto il mondo, coordinata dai colombiani Clarita ed Edgardo Bernal.
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