Augurio-riflessione pasquale tratto da un’omelia del cardinale Jorge Mario Bergoglio

«Nessuno è fermo… tutti sono in movimento, in
cammino: si dice che le donne sono andate, che la terra trema fortemente;
l’Angelo scese dal cielo, ha fatto rotolare la pietra, anche le guardie
tremarono.

Poi, l’invito: Egli andrà in Galilea, tutti devono
andare in Galilea. Le donne, con quel miscuglio di timore e di gioia – cioè,
con il cuore in movimento – si allontanano rapidamente e corrono a diffondere
la notizia. Si incontrano con Gesù e si avvicinano a Lui e gli abbracciano i
piedi. Movimento delle donne verso Cristo, movimento di Cristo verso di loro.
In questo movimento avviene l’incontro.[…] Il Vangelo plasma un avvenimento di
incontro, di incontro vittorioso tra il Dio fedele, appassionato del suo popolo
e noi, peccatori, ma assetati di amore e di ricerca, che abbiamo accettato di
metterci in cammino…metterci in cammino per incontrarLo… per lasciarci
incontrare da Lui. In quell’istante, esistenziale e temporale, verifichiamo
quello che sperimentarono le donne: timore e gioia allo stesso tempo; sperimentiamo quello stupore dell’incontro con Gesù
Cristo che porta a compimento i nostri desideri ma che mai dice: «fermatevi»,
bensì «andate». L’incontro non ci ferma, ci rinsalda l’identità e ci invia di
nuovo. Torna invece a rimetterci in cammino perché, incontro dopo incontro
giungiamo a quello definitivo».

 (J. M. Bergoglio, Omelia nella Veglia
Pasquale Buenos Aires, 22 marzo 2008)

 






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