Aiuto alla Chiesa che Soffre: in Mozambico una violenza inaudita

Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) continua a raccogliere testimonianze raccapriccianti da Palma, conquistata in questi giorni dai gruppi jihadisti e diventata una città fantasma. Segnalati decine di morti e migliaia di dispersi.

Proseguono nel Paese gli scontri nella città nord-orientale di Palma, caduta in mano ai jihadisti. Le forze militari hanno parlato di un'azione nella quale hanno perso la vita numerosi insorti.  Nelle scorse settimane, gruppi armati hanno attaccato la zona compiendo un raid a pochi chilometri da uno stabilimento del colosso francese Total. Dall'ultimo attacco di fine marzo, circa undicimila persone sono state sfollate. Più di 670mila costrette a lasciare le loro case a causa della violenza nella regione.

La fondazione pontificia ha visionato un video girato subito dopo il brutale attacco delle milizie jihadiste del 24 marzo scorso che mostra un massacro senza precedenti con persone decapitate e corpi mutilati.

Il dramma delle vite che "non contano"
"Ci chiediamo quanti altri morti dovranno esserci prima che il mondo faccia qualcosa per porre fine a questa violenza. Queste vite sembrano non contare”. Kny spiega che ACS “sta cercando di aiutare e sostenere con molta attenzione, mentre la Chiesa locale sta facendo il possibile e l’impossibile in questa situazione molto difficile per alleviare la crisi umanitaria. Ma è necessario fermare questa violenza senza freni” perché “il mondo non può ignorare questo dramma».





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